Delia Paciello, la telegiornalista del Napoli più amata racconta suo il segreto
Tanto esplosiva ed empatica in
tivù e sul lavoro quanto riservata nella vita privata: difficile paparazzare
Delia Paciello, che fuori dagli eventi istituzionali si tiene lontana da occhi
indiscreti. Grande successo televisivo con Delietta Gol su Tele A,
visibile in diverse regioni d’Italia: un format originale che unisce sorrisi e
informazione sportiva. Ma fin dai suoi esordi è sempre stata molto amata dal
pubblico per la sua solarità, la spontaneità e la preparazione, oltre che la
bellezza. E così che Delia è diventata la giornalista più amata della Campania
e non solo, votata anche attraverso un sondaggio online de Il Mattino come
telegiornalista del Napoli preferita. Una passione per il calcio che le
appartiene da sempre, ma grande professionalità e versatilità: l’abbiamo vista
in passato anche in programmi di attualità ed ha sempre lasciato il segno.
Spesso in collegamento dallo stadio San Paolo per Sportitalia aspetta con ansia
la ripresa del campionato per tornare a parlare di calcio. Ma intanto si tiene
impegnata con Delietta Home, un format che tratta argomenti di attualità,
politica, e temi sociali durante l’emergenza coronavirus e leggiamo spesso i
suoi articoli. E noi siamo riusciti a raggiungerla cercando di svelarvi qualche
curiosità su colei che è stata definita reginetta della tivù campana.
- - Ciao Delia, ma al di là di
questo strano periodo, dove possiamo paparazzarti?
"Non potete. Provate a trovarmi!
Non faccio tanta vita mondana, sono impegnatissima col lavoro e nel tempo
libero, dopo aver fatto palestra, preferisco vedermi in luoghi riservati con
amici, evitando quelli più affollati. Diciamo che non sono una che va in cerca
di assembramenti neanche prima dell’emergenza coronavirus. Mi circondo di amici
che per me sono congiunti allargati e non vedo l’ora di poter riabbracciare
anche loro. Per ora ci concediamo lunghe videochiamate di gruppo e aperitivi a
distanza, ma speriamo passi presto".
- Ci hai parlato di amici. E del
tuo amore?
"Il mio amore è il mio amore, cosa
dovrei mai dirvi, a parte che sono fortunatissima ad avere accanto una persona
speciale come lui?"
- Ci sono tanti fan che lo
invidiano, uomo fortunato anche lui. Ma lavorando in un ambiente prettamente
maschile, avendo a che fare con tanti calciatori, lui non è geloso?
"A dire il vero c’è tanta fiducia
e rispetto reciproco, mi lascia la massima libertà perché mi conosce a fondo:
per questo la nostra relazione è speciale. E in ogni sul lavoro i rapporti sono
molto professionali. Uomini che ci provano si possono incontrare ovunque, anche
se prendi un caffè con un’amica (quanto mi manca!), ma noi donne sappiamo
gestire, siamo abituate. E poi più che i calciatori sono più preoccupanti altre
figure professionali che ricoprivano ruoli di potere, a volte insospettabili,
magari sposate: siamo donne, ne vediamo tanti di uomini non corretti. Basta
allontanarli, quando si può. Altrimenti trovare la forza di denunciare: è un
tema delicato, noi donne siamo spesso vittime di situazioni orrende ma abbiamo
anche la forza per reagire. E lo dico soprattutto alle ragazze più giovani: non
piegatevi mai, fate della vostra forza di reagire un motivo di grande orgoglio.
Anche perché sono convinta che il tempo dà a ognuno quel che merita, quindi non
abbattetevi davanti a cose che purtroppo nel 2020 appartengono ancora a
tantissimi ambienti".
- Parole coraggiose le tue: tu hai
un gran carattere e una gran grinta. So che organizzi tutto da sola, sei una
donna multitasking.
"Noi donne siamo quasi costrette a
dimostrare, specie in ambienti in cui si compete con tanti uomini. Ma per
fortuna sappiamo farlo e uniamo alle nostre capacità anche una sensibilità che
è tipicamente femminile".
-Ci sveli qualcosa sui tuoi
prossimi progetti?
Come sapete amo scrivere, ma non
solo articoli. Sto completando il mio libro, a breve vi aggiornerò. Sicuramente
torneremo con tutta la squadra di Delietta Gol e poi… delle sorprese sugli
schermi nazionali che ancora non vi anticipo. Seguitemi e lo scoprirete.
- - Il tuo lavoro a contatto con il campo, i
giocatori, l’ambiente del calcio, ti manca?
"Certo che mi manca, è un lavoro che
mi regala grandi emozioni e che svolgo con passione. Ho lottato molto per
guadagnare i miei spazi in questo ambiente, essendo donna non è facile".
- - Sappiamo infatti delle tue lotte contro le
discriminazioni sessiste, contro la superficialità legata all’immagine e al
ruolo della donna nella società. Quali sono le tue esperienze?
"Stai toccando un argomento che mi
sta molto a cuore: è vero, mi batto quotidianamente contro il sessismo che si
manifesta in molti modi, in maniera subdola. Una donna in determinati ambienti
deve dimostrare sempre di più di un uomo e non è libera di esprimersi e
mostrarsi come vuole. Le donne vengono sminuite continuamente se indossano una
minigonna, sono vittime dell’immagine. E non sappiamo neanche fare gruppo:
spesso ci si attacca fra donne, schiave di concezioni arcaiche dove per essere
professionali bisogna avere le sembianze di un uomo, nascondere ogni forma
femminile, come se fosse un peccato, una deficienza essere donna in un ambiente
come quello del giornalismo, ad esempio. Come se ci fosse l’immagine a cui una
giornalista deve rispondere, e non importa la preparazione, la competenza:
molti si fermano all’aspetto per giudicare. È un mondo strano. Porto anche
l’esempio del caso Botteri, allo stesso modo una giornalista più volte
attaccata perché “non si può fare la giornalista in quel modo”. L’immagine è
ancora più forte del contenuto, ahimè, e tanti si basano ancora su questa. A
una donna basta una foto in minigonna o avere un capello spettinato per essere
giudicata sulla professionalità e sulla personalità. Abbiamo ancora tanto da
imparare".
- - Sicuramente, hai offerto tanti spunti per
riflettere. In questo periodo oltre ad appoggiare diverse associazioni nella
lotta contro la violenza sulle donne, so che hai appoggiato anche diverse
attività di beneficenza…
"Napoli è una città dal grande
cuore, ed è la mia città. Qui in tanti si sono mossi per aiutare durante questo
periodo di crisi, e continuano a farlo. Sono queste le cose che mi piace
raccontare".
- - Una curiosità per i tuoi numerosi fans: vediamo
nelle tue storie sui social il tuo gatto, e ridendo e scherzando sulla
questione “congiunti”, in tanti vorrebbero sapere della tua vita sentimentale.
In passato si parlava anche di una relazione con un noto calciatore, vuoi dirci
qualcosa in più e raccontarci com’è andata in realtà?
"La vita
privata è vita privata, e non amo renderla pubblica. Purtroppo una delle
conseguenze del fatto di lavorare in questo ambiente è che spesso a una giovane
donna vengano affibbiate storie non vere. Ho un’amicizia fraterna con alcuni
calciatori che ho conosciuto in questi anni, ma poi le cose vengono sempre
alterate, a Napoli forse ancora di più. Sul lavoro sono sempre molto
professionale, e non bisogna mai confondere vita privata e lavoro. Oggi in ogni
caso sono felicemente impegnata, siamo innamoratissimi… e lui non è un
calciatore!"
- - Vedo che molti ti associano a Diletta Leotta,
forse perché sei bella, bionda e parli di calcio. Come vivi questa cosa?
"In realtà non
la vivo a fatto. Leggo ogni tanto commenti che mi fanno sorridere, e ho giocato
anche sul nome dei miei programmi: è stata un’idea di Lino D’Angiò in verità.
Ma abbiamo personalità e percorsi talmente diversi che il confronto credo non
possa esserci. Io nel mio piccolo mi diverto a essere Delia e basta, sempre me
stessa e non saprei essere diversa. Ma faccio un caro saluto e un in bocca al
lupo a Diletta".
- - Quando potremo rivederti invece in Tv, su reti
nazionali e regionali?
"Per ora
continuo con Delietta Home, aspettando di capire, come tanti altri lavoratori
di altri settori, cosa succederà nei prossimi giorni. Sicuramente ci
rimboccheremo le maniche: seguitemi e prossimamente ne saprete di più".
Delia, grazie
per il tuo tempo e per la tua allegria e positività. Ti seguiremo certamente.
Di Delia Paciello ce n’è una sola.