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Raz Degan, l’infanzia nel kibbutz e l’amore finito a causa dei paparazzi

L'attore e regista Raz Degan rivela la sua infanzia nel kibbutz israeliano e il suo amore per la Puglia, dove ora risiede. Ricorda con nostalgia i giorni spensierati del kibbutz, un luogo dove la libertà regnava sovrana e le case erano aperte. Crescendo lungo il fiume Giordano, si sentiva come un personaggio di avventure, ispirato da Tom Sawyer e Huckleberry Finn.

Degan evade dai rigori del servizio militare grazie alla sua immagine notata da un fotografo di moda a soli 16 anni. La campagna pubblicitaria gli fa guadagnare un assegno, in linea con l'ideologia del kibbutz che promuove la condivisione dei guadagni per il bene comune.

Parlando degli attacchi terroristici in Israele, rivela le sue preoccupazioni per i parenti e le vittime. Degan si sforza di mantenere viva la solidarietà, ospitando coloro che fuggono da situazioni terribili.

La sua vita in Puglia inizia con la scoperta di un trullo in rovina, dove sogna di conquistare il mondo, un ricordo legato all'ispirazione tratta da un gelso simile a quello dietro la casa di suo padre. Il fascino dello yoga lo porta nella regione, dove trova un ashram per praticare. Degan riflette sulla sua scelta di acquistare il trullo, vedendolo come un ritorno a casa.

Ricorda con dolore l'11 settembre, quando dal suo loft a Tribeca osservava le Torri Gemelle crollare. Decide di trasferirsi in Italia, scegliendo piazza Navona a Roma come nuova dimora. Tuttavia, l'eccessiva attenzione dei fan e dei paparazzi lo fa sentire in trappola, e solo con l'aiuto del fratello trova un punto di riferimento.

Nonostante il successo e la fama, Degan confessa di non aver mai amato l'invasione della privacy, specialmente a casa sua in Puglia, dove ha sperimentato un'invasione totale. La sua vita amorosa è stata oggetto di gossip, ma rifiuta di attribuire la fine della relazione con Paola Barale a tali speculazioni.

Ora felicemente innamorato di Cindy, Degan parla del suo stile di vita nomade e della responsabilità nei confronti dei figli. Sebbene non abbia avuto figli biologici, si considera padre di Marlon, il figlio di Cindy, e sostiene di essere sposato con il viaggio, evitando una dimora fissa.

Degan condivide anche l'incontro con Leonardo DiCaprio negli anni '90 e l'apprezzamento di DiCaprio per il documentario di Degan. Infine, esprime il rimpianto di essere stato doppiato nel film di Ermanno Olmi, ritenendolo un peccato.